Mieli sale in cattedra per raccontare il fascismo a Napoli nel 1922 

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Sciogliere dubbi e, se non bastasse, trovarne altri da chiarire. Non è una massima borgesiana, ma il credo di Paolo Mieli. Diviso tra l’attività di storico e quella di giornalista, il saggista e conduttore televisivo, già  direttore per due volte del Corriere della Sera, ha fatto del rigore e dell’attenzione una sorta di maschio autorale.

Mercoledì 7 dicembre torna nell’università Suor Orsola Benincasa, in cui è responsabile delle inchieste biennali per la collana “Cronaca e Storia”, per tenere una Lectio magistralis dal titolo “Napoli cent’anni fa – La città al tempo della marcia su Roma”. L’appuntamento è alle ore 12,30 nella Biblioteca Pagliara dell’ateneo. L’occasione è data dalla conclusione del Biennio 2020-2022 della Scuola di Giornalismo, nata nel 2003 e prossima a festeggiare 20 anni di attività. La lezione di Paolo Mieli (anche in diretta streaming su www.facebook.com/unisob) sarà introdotta dal Rettore Lucio d’Alessandro e dal direttore della Scuola di Giornalismo, Marco Demarco. 

“La scuola di Giornalismo del Suor Orsola – dice il Rettore d’Alessandro – si avvia a compiere vent’anni, un lungo percorso di alta formazione nel quale abbiamo avviato alla professione oltre 200 giornalisti oggi professionisti di prestigiose testate giornalistiche di rilievo nazionale”.

I temi illustrati da Mieli saranno la traccia di lavoro utile all’ultimo biennio della Scuola per completare l’indagine storico-giornalistica su “Napoli e il fascismo”, avviata nel biennio 2015-2017. 

La collana ha prodotto negli anni sei volumi di inchieste giornalistiche prodotte dagli allievi-praticanti: “Giovanni Leone: un caso giornalistico degli anni ’70”, “1973: Napoli al tempo del colera”, “Terremoto e trent’anni di cricca”, “Enzo Tortora: processo a un uomo perbene”, “Il Caso Lauro” e “I Viceré di Napoli”.

Re.runradio 

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