Le porte del teatro Ariston di Sanremo stanno per riaprirsi per la 74esima edizione del Festival più importante d’Italia che si svolgerà da stasera a sabato 10 Febbraio. La storia del Festival, ha inizio nel gennaio del 1951 al salone delle feste del Casinò di Sanremo condotto da Nunzio Filogamo e vinto da Nilla Pizzi.
La kermesse di Rai 1 ha sempre avuto grandissimo successo ma allo stesso tempo nasconde delle perplessità agli occhi di chi lo guarda e non. Una delle prime polemiche avvenne a causa del fatto che gli artisti non si esibissero dal vivo ma in playback. L’avvenimento più eclatante fu quando all’Ariston, nel 1984 furono invitati i Queen.
Obbligato a cantare in playback, Freddie Mercury decise di protestare, esibendosi per più della metà del tempo con il microfono distante da lui. L’anno successivo, l’esibizione di Claudio Baglioni convinse la direzione artistica a introdurre l’esecuzione dei brani dal vivo.
Da sempre oggetto di discussione sono state le discordanze tra i verdetti delle giurie e la vendita dei rispettivi dischi, poiché quest’ultime risultano più veritiere essendo in grado di distribuirsi nel corso del tempo.
Dal 2012 con l’avvento dei social network, il metodo di votazione è stato modificato permettendo un interesse maggiore da parte dei giovani, dato testimoniato dal fatto che l’anno scorso vi sono state più di 33 milioni di interazioni in rete.
Sanremo è sempre stata una vetrina per dare sfogo alle proteste dei lavoratori. Le manifestazioni più importanti in questo senso, sono avvenute durante le edizioni del 1995 e del 2014, condotte rispettivamente da Pippo Baudo e Fabio Fazio: l’oggetto di discussione è sempre stata la veridicità di questi avvenimenti.
Nell’ultimo ventennio c’è stato un tentativo di svecchiare il festival, prima con l’inclusione della musica indipendente e successivamente con i vincitori dei talent; lo testimoniano le vittorie di Marco Carta 2009 e Valerio Scanu del 2010, fino ad arrivare alle edizioni di oggi con l’inclusione di nuovi generi musicali come il rap e la trap; infatti l’edizione di quest’anno avrà in gara cantanti come Ghali e Geolier (nella foto di Matteo Baglioni).
Quest’ultimo gareggerà con un testo scritto completamente in dialetto napoletano, a testimonianza di una continua innovazione del Festival. In conclusione anche Sanremo non è esente da critiche ma, come ha affermato il cantante Rudy Neri, “Sanremo è Sanremo”.
Paolo Maja
Christian Mocerino