Festa in piazza Mercato al ritmo della Tammorra

Play episode
Hosted by
redazione

Ventidue edizioni, una storia e una costanza seconde solo alla Notte della Taranta di Lecce: la Notte della Tammorra torna a farsi sentire con la sua musica e una cultura popolare che fanno parte della storia del Sud Italia.

Venerdì 6 e sabato 7 settembre piazza Mercato ospiterà ancora una volta il progetto diretto da Carlo Faiello, a ingresso gratuito, che per questa edizione si intitolerà “Metropolis Folk” e che vedrà protagonisti decine di musicisti, danzatrici, interpreti e cantanti.

Protagonisti della serata inaugurale saranno Ars Nova, Bagarjia Orkestar e l’Ensemble Notte della Tammorra con la partecipazione del quartetto vocale Paese Mio Bello, di Monica Sarnelli e Antonio Onorato. Il sabato vedrà protagonista la musica di Enzo Avitabile, al debutto nel festival. Il quartetto Paese Mio Bello è composto da Gianni Lamagna, Lello Giulivo, Anna Spagnulo e Patrizia Spinosi, un nucleo di interpreti che ha affiancato spesso il Maestro Roberto De Simone e proporrà un omaggio profondo al repertorio di Raffaele Viviani.

Completano il cast di venerdì 6 Ars Nova  Napoli, Bagarjia Orkestar e il set ‘Il canto libero delle giovani donne’ con Simona Boo, Irene Scarpato, Denise Di Maria e Lavinia Mancusi nell’omaggio radicale alle voci di Giovanna Marini e Rosa Balistreri. Infine le Tammurriate di Biagio De Prisco, il più giovane virtuoso del territorio agro-nocerino sarnese; l’ensemble Notte della Tammorra che eseguirà brani della tradizione, composizioni di Roberto De Simone e Carlo Faiello con un omaggio finale a Concetta Barra e una doppia rielaborazione di “Tammurriata nera”: quella della cantante Monica Sarnelli e quella del chitarrista Antonio Onorato.

Sabato 7 spazio al polistrumentista e cantante Enzo Avitabile accompagnato dai Bottari di Portico (nella foto in pagina), ensemble percussivo che suona botti, falci e tini per riproporre il rituale millenario della pastellessa. In apertura, le tammurriate di Raffaele Inserra e in chiusura la Tammurriata della Madonna Avvocata, tra catarsi e ossessione.

 “Anche quest’anno siamo riusciti a realizzare un programma multiplo e eterogeneo – commenta Carlo Faiello -. Il focus della 22° edizione è la trasformazione della musica e del canto popolare nel passaggio dalla cultura rurale ed extraurbana all’epoca attuale. I cambiamenti che ha subito la sonorità della tradizione orale a contatto con la musica generata nella metropoli napoletana”.

La manifestazione ha le sue origini nell’antica festa ‘a Notte de’ Tammorre tenuta per secoli a Comiziano, nei pressi di Nola, durante la festività dell’Epifania. Carlo Faiello ne ha riscoperto e riportato alla luce i remoti codici espressivi a fine anni ’90, quand’erano oramai rimossi dalla memoria collettiva.

re.spe.

Join the discussion

Subscribe