Qual è l’impatto delle nuove tecnologie sul diritto privato in Europa e nei paesi extraeuropei?
Ne parlano i docenti e i ricercatori dell’Ateneo Suor Orsola Benincasa in collaborazione con l’Universidad Abierta Interamericana. Il tema sarà affrontato in un convegno martedì 21 ottobre, articolato in tre sessioni meridiane e una pomeridiana nella Sala degli Angeli, Biblioteca Pagliara, Sala Villani e Sala della Principessa. L’evento – in presenza e on line – sarà diffuso tramite il sistema di videoconferenza Google Meet (nella foto Lucilla Gatt direttore RECPL con il vicedirettore Ilaria Caggiano e il coordinatore della segreteria scientifica Maria Cristina Gaeta).
Una conferenza di spessore internazionale che mette a confronto due culture giuridiche, quella italiana e quella argentina.
Stiamo parlando dell’Annual Conference del RECEPL 2024: Diritto privato e sviluppo tecnologico sostenibile: le nuove categorie tra Italia e Argentina, il convegno che rappresenta un’importante testimonianza di ricerca del progetto internazionale ‘Diritto privato per le tecnologie’ avviato dall’Università Interamericana di Buenos Aires con il coordinamento di Lucila Ines Cordoba e Lucilla Gatt, nell’ambito del segmento di ricerca del RECEPL, il Research Centre in European Private Law di Unisob.
Chiediamo al direttore del RECEPL: perché un confronto tra Italia e Argentina?
“Il progetto giunge in Italia attraverso la dottoressa Irene Coppola, componente del team dei ricercatori del Centro di ricerca ReCEPL – spiega Lucilla Gatt -. Assieme a Lucila Ines Cordoba, collega argentina, a Ilaria Caggiano, Vicedirettore del Centro, e a Maria Cristina Gaeta, Responsabile delle Relazioni esterne, nonché a numerosi accademici italiani che compongono il Comitato Scientifico. Abbiamo pensato di collocare l’evento nel framework della ReCEPL Annual Conference (2024) e di realizzarlo in partenariato con la Scuola Superiore delle Magistratura – Formazione Decentrata Corte di Appello che è molto attenta a favorire occasioni di confronto tra la magistratura italiana e quella straniera. Il Convegno indaga l’impatto della tecnologia sul diritto privato di Italia e Argentina”.
Quali sono gli aspetti più problematici e i cambiamenti prodotti dalla cultura digitale e tecnologica che oramai governa anche il settore giuridico?
“Lo scopo dell’incontro è analizzare aspetti problematici e soluzioni possibili de iure condito e de iure condendo con riguardo alle categorie fondanti di soggetto, contratto, responsabilità e tutele. Sarà dato particolare rilievo all’emersione di nuove classificazioni, categorie, diritti/doveri, rimedi nel contesto del sistema privatistico in una prospettiva di confronto tra le due culture giuridiche”.
Può dirci se e quanto l’ordinamento giuridico argentino potrebbe essere d’esempio per quello comunitario europeo?
“Sul piano tecnico l’ordinamento argentino si presta ad una comparazione molto fruttifera per i giuristi italiani in quanto ordinamento non europeo ma molto attento alla legislazione di fonte unionale, tanto da recepirne alcuni testi per intero (come è accaduto in materia di privacy) e al contempo ordinamento fondato su principi, in senso lato, di sostenibilità più avanzati e già da tempo presenti nel tessuto legislativo locale. L’art. 41 della Costituzione Argentina, ad esempio, dal 1994 riconosce espressamente il diritto ad un ambiente equilibrato e salutare, adatto allo sviluppo umano, così come l’obbligo/dovere di riparare il danno causato all’ambiente. Gli esempi possono essere molti di più e saranno oggetto di analisi durante l’Annual Conference anche sul piano dei possibili risvolti applicativi e, dunque, in una prospettiva di efficienza delle tutele. La comparazione sarà utile anche per far emergere le diverse scelte etiche poste alla base delle scelte legislative”.
Il programma completo è disponibile al link:
https://www.unisob.na.it/eventi/pdf/20241021.pdf?ch=1
da. card.