Sono davvero tutti pronti per il Festival di Sanremo? Tra musica, gossip e polemiche, il Festival della canzone italiana andrà in onda martedì 11 febbraio, facendo man bassa di ascolti televisivi.
Ma il monopolio sanremese è davvero tale? Andando a intervistare studenti e docenti per i corridoi del Suor Orsola Benincasa, ci siamo accorti che il numero di coloro che non seguono Sanremo è molto più alto di quanto non ci aspettassimo: è per questo che la nuova puntata del podcast Di che Sanremo sei? è dedicata proprio a coloro che non seguono il Festival.
Una vera e propria rivendicazione di disinteresse, perché Sanremo non sempre è Sanremo: allora abbiamo ascoltato gli studenti che non guardano il Festival, raccogliendo le loro opinioni e le loro motivazioni; dopodiché, ci siamo impegnati a trovare all’interno del palinsesto sanremese artisti che incarnassero uno stile più alternativo, che si discostassero dal panorama pop italiano.
Dal cappello di Carlo Conti abbiamo così estratto Willie Peyote, artista spesso politicamente schierato, quest’anno in gara con Grazie ma no grazie (qui in una foto di Davide D’Ambra), e Joan Thiele, che porterà sul palco di Sanremo la sua voce eterea e i suoi toni vintage, tra il soul e l’RnB, con il brano Eco.
Infine, è intervenuto ai nostri microfoni Raffaele Cascone, storico giornalista e radiofonico, ora psicoterapeuta sistemico relazionale dell’Università di Palermo: con la sua ironia pungente ci ha restituito uno sguardo lucidissimo – e antagonista – sul format di Sanremo e l’industria musicale che lo alimenta.
Per saperne di più, ascolta l’ultima puntata del podcast Di che Sanremo sei? su Run Radio!
Francesca Mainardi