Edizione a sorpresa, questa notte nella novantasettesima edizione dei premi Oscar, il massimo evento internazionale del cinema. Al Dolby Theater di Los Angeles hanno concorso pellicole come “Anora”, “Conclave” e “The Brutalist”, arrivate alla serata finale come le opere più apprezzate dalla critica. Quest’ultimo in particolare era il secondo film con più nomination (10) al pari di “Wicked” e superato solo da “Emilia Perez” (13), film francese che però ha ottenuto solo il premio come Migliore Canzone originale con “El Mal” e come migliore attrice non protagonista con Zoe Saldana.
È stato un lungo braccio di ferro tra “The Brutalist”, film drammatico sulla vita di un architetto ebreo scampato a Buchenwald di Brady Corbet, e “Anora” di Sean Baker, lungometraggio sul rapporto tra una giovane spogliarellista e il figlio di un’oligarca russo. Proprio quest’ultimo ha avuto la meglio con cinque premi su sei nomination; straordinaria la prestazione di Sean Baker (nella foto in pagina) che ha eguagliato il record di Walt Disney vincendo 4 premi in un’unica serata (Miglior Montaggio, Miglior Regia, Miglior Sceneggiatura Originale e Miglior Film) assieme al premio come Migliore attrice protagonista (Mikey Madison).
“The Brutalist” dunque esce sconfitto dal testa a testa, ma ha portato a casa 3 Oscar con la Migliore Fotografia, la migliore colonna sonora originale (superando la strafavorita “Wicked” e il musical/giallo “Emilia Perez”) e il premio come migliore Attore protagonista con Adrien Brody che porta a casa per la seconda volta la statuetta dopo la prestazione nel film “Il Pianista”.
Thimotée Chalemet invece si è presentato alla rassegna con due film in gara, “A Complete Unknown” che era uno dei favoriti alla vittoria di svariati premi (finendo però la serata senza neanche una statuetta) e “Dune: Parte Due”, che invece si è aggiudicato il miglior sonoro e i migliori effetti speciali; l’attore però è tornato a casa a mani vuote per il malcontento dei suoi molteplici fan.
Tante stelle in questa edizione, a partire dal presentatore Conan O’Brien, specialista dei Late Night, oltre ad Ariana Grande che si è esibita insieme a Cynthia Erivo; le due hanno aperto la serata cantando rispettivamente “Somewhere Over the Rainbow” e “Home” di Diana Ross; inoltre è stato emozionante l’omaggio di Whoopi Goldberg e Oprah Winfrey per il compianto Quincey Jones a cui hanno conferito con l’Oscar onorario.
Tra i film non americani occhi puntati sulla grande sorpresa lettone “Flow – Un mondo da salvare” che ha vinto il premio come migliore film d’animazione battendo big come la Dreamworks con “Il Robot Selvaggio” e la Disney-Pixar con “Inside Out 2”; è la prima volta che la Lettonia si aggiudica un Oscar. Sempre per la prima volta invece vince il Brasile con il miglior film Internazionale dal titolo “Io sono ancora qui” che batte lo stesso “Flow”, la pellicola favorita “Emilia Perez” e l’acclamato “Il Seme Del Fico Sacro”. Per quanto riguarda i Documentari invece la statuetta è stata consegnata alla produzione Israelo-Palestinese “No Other Land” che racconta la distruzione dei villaggi Palestinesi in Cisgiordania tra il 2019 e il 2023 per l’allestimento di zone d’addestramento militari israeliane.
Matteo D’Andrea