Dopo la prima rappresentazione nel 1974 e la seconda nel 1997, Masaniello torna a teatro nella Corte d’Onore di Palazzo Reale il 23 maggio e dal 27 maggio al primo giugno.
Ambientato nel cuore del Vicereame napoletano del XVII secolo, lo spettacolo racconta gli ultimi giorni del capopopolo e la rivolta che ha infiammato le strade di Napoli.
Fedele alla versione originale di Elvio Porta e Armando Pugliese, a distanza di 50 anni dal debutto, il lavoro differisce con la versione precedente solo per gli attori e le musiche curate da Antonio Sinagra: “Questo Masaniello racconta il popolo” ci dice il compositore e direttore d’orchestra.
Napoli in quegli anni vive in condizioni di forte oppressione fiscale con pesanti tasse imposte ai cittadini sui beni di prima necessità; il malcontento esplode, infatti, quando viene introdotta una tassa sulla frutta. È in questo momento che Masaniello, il 7 luglio 1647, diventa leader di una rivolta e prende d’assalto il palazzo del viceré spagnolo Don Rodrigo Ponce de León.
L’epilogo della storia però non è il classico lieto fine: il povero pescatore da capopopolo diventa sbeffeggiato e allontanato dal suo stesso popolo, così viene assassinato.
Masaniello non è solo un personaggio storico, è il simbolo che incarna il conflitto tra potere e giustizia, tra governanti e governati; oggi la commedia diventa un patto rinnovato con la Storia, un dialogo tra passato e presente.
“È insita nella natura dello spettacolo un’essenza che si tramanda facilmente agli attori, che permette la giusta comprensione per interpretare al meglio i personaggi e la storia”: così racconta Bruno Garofalo, supervisore alla regia e storico scenografo della compagnia che abbiamo intervistato per RunRadio.
La rappresentazione dello spettacolo Masaniello (nella foto la compagnia in posa) non prevede distanza tra pubblico e personaggi: abolisce il palco creando uno spazio scenico omogeneo per offrire maggiore coinvolgimento e osservare internamente lo spettacolo.
Proprio come ci dice Antonio Sinagra: “Questo Masaniello racconta il popolo”.
Per tutti i dettagli, le curiosità e l’intervista a Bruno Garofalo, ascolta il Podcast su RunRadio.
Ginevra Guarracino