Tra realtà e immaginario Ecco i seminari sull’IA

Play episode
Hosted by
redazione

Da lunedì 10 novembre al 9 gennaio 2026, si terrà presso la Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa il ciclo seminariale “Intelligenza artificiale per lo studio, la didattica e la ricerca”. Un percorso di incontri dedicato a esplorare l’attuale rivoluzione dell’intelligenza artificiale generativa, una tecnologia che oggi coinvolge oltre 13 milioni di italiani, con un incremento del 65% di utenti solo nei primi mesi del 2025.

Per comprendere la portata di questo fenomeno, è necessario collocarlo all’interno di una storia lunga più di settant’anni. Dalla nascita dell’intelligenza artificiale simbolica negli anni Cinquanta, quando l’obiettivo era riprodurre il ragionamento umano attraverso regole logiche, fino ai modelli neurali di oggi, l’IA ha attraversato fasi di entusiasmo e di crisi, i cosiddetti “inverni dell’IA”.

Oggi, i modelli di frontiera come GPT, Claude, Gemini o LLaMA appartengono alla categoria dei Large Language Models (LLM), sistemi addestrati su enormi quantità di testi.

Questi modelli non comprendono il linguaggio come gli esseri umani, ma ne simulano l’uso in modo statisticamente coerente, aprendo nuove possibilità, e allo stesso tempo nuovi interrogativi, sul piano etico, epistemologico e sociale. L’obiettivo del ciclo è duplice: da un lato fornire le basi teoriche per interpretare i mutamenti in corso, dall’altro offrire strumenti pratici per un uso consapevole dell’intelligenza artificiale nella didattica e nella ricerca. L’intento non è dare risposte definitive, ma stimolare domande e costruire competenze condivise per abitare con consapevolezza il nuovo paesaggio digitale.

Il programma è rivolto a studenti, docenti, ricercatori e a chiunque voglia comprendere più a fondo le potenzialità e i limiti dell’IA. Tra i temi affrontati: la storia e la natura dell’intelligenza artificiale, le nuove frontiere dai modelli generativi (GAI) all’intelligenza artificiale generale (AGI) e a quella “capace” o “super” (ACI, ASI), l’etica dell’IA e la riflessione filosofica sulla tecnologia, arrivando ai laboratori pratici sull’uso degli assistenti IA, la scrittura di prompt efficaci e l’integrazione di strumenti come ChatGPT, Gemini, Claude o Transkribus nella ricerca e nella produzione di testi.

Il calendario degli incontri si apre lunedì 10 novembre, con Stefano De Luca e una “Breve storia dell’IA”; venerdì 14 novembre Elena Alessiato parlerà di “Filosofia e IA. Dai paradossi alle pratiche”.

Lunedì 17 novembre, Gennaro Carillo (nella foto in pagina) condurrà un intervento dal titolo “Black Mirror/White Mirror. Sulla questione della tecnica tra realtà e immaginario”. Mercoledì 19 novembre, Rosa Casapullo presenterà un progetto curato dagli studenti di Storia della lingua italiana, dedicato al prompting, alla gestione dei testi e all’uso di Transkribus.

Giovedì 20 novembre, Antonio Perri proporrà una riflessione su “Tradurre (e tradire) nell’era dell’IA”, analizzando mezzo secolo di evoluzione nelle pratiche di traduzione assistita.

Il ciclo proseguirà martedì 25 novembre con Ilaria Amelia Caggiano e Lucilla Gatt, che affronteranno il tema “IA e diritto”. Mercoledì 26 novembre, in diretta online, Alberto Puliafito parlerà di “Apocalissi algoritmiche: come l’IA è diventata il nuovo mostro sotto il letto?”, seguito giovedì 27 novembre da Gino Roncaglia con “L’architetto e l’oracolo: organizzazione delle conoscenze e IA generativa”.

A dicembre il focus sarà sull’educazione: mercoledì 10 dicembre, Daniela Manno presenterà “Esperienze di formazione di insegnanti ed educatori supportate dall’IA”, tema che sarà ripreso mercoledì 17 dicembre da Fernando Sarracino.

Il ciclo si concluderà con il convegno “Per una storia critica dell’Intelligenza Artificiale”, in programma giovedì 8 gennaio 2026 (dalle 10 alle 17.30) e venerdì 9 gennaio (dalle 9 alle 13).

L’iniziativa si propone di promuovere una cultura critica e consapevole dell’intelligenza artificiale, favorendo il dialogo tra saperi umanistici e tecnologici, e offrendo strumenti concreti per integrare queste tecnologie nella ricerca e nella didattica. Un’occasione per interrogarsi, insieme, sulle opportunità, i limiti e le responsabilità che accompagnano l’uso dell’IA nel mondo della conoscenza.

Giacomo Maraucci

Join the discussion

Subscribe