Sta per concludersi la seconda edizione di “Vedi Napoli e poi mangia”, rassegna promossa e finanziata dall’assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli.
Il programma, che si è svolto durante tutto l’arco delle festività pasquali e che proseguirà fino al primo maggio, è stato presentato dall’assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato e dall’antropologo Marino Niola, supervisore della rassegna, nonché docente nel Suor Orsola Benincasa: insegna ‘Antropologia dei simboli’ nel corso di Scienze della Comunicazione e Scienze dell’Educazione.
L’obiettivo della rassegna era raccontare la tipicità gastronomica di Napoli con approfondimenti culturali, storici e artistici su alcune delle pietanze più rappresentative della cucina partenopea; ha raccontato curiosità e aneddoti sulla cucina napoletana e sulla sua vocazione internazionale, con eventi in cui, assieme a show cooking e degustazioni, sono state inserite anche performance artistiche.
Negli appuntamenti che si sono già tenuti i piatti protagonisti degli eventi sono stati: Le cozze del Giovedì Santo, con cui si è aperto il programma il 28 marzo all’interno del Refettorio Regina Coeli; il Casatiello e la Pastiera, che non potevano mancare nei giorni di Pasqua e di Pasquetta il 31 marzo e il 1 aprile; la Genovese il 21 aprile nel Monastero di S. Maria di Gerusalemme. L’evento è stato preceduto da una relazione della prof.ssa Elisabetta Moro, anche lei docente dell’Unisob.
Poi, il 25 aprile, giorno della Liberazione, nel Monastero di S.Maria di Gerusalemme si è potuto degustare il Baccalà Sotto il Vesuvio, cucinato dallo chef Giuseppe Daddio.
Nello stesso giorno, per gli amanti della musica, si è tenuto nella Chiesa di San Potito lo spettacolo musica “That’s Napoli” diretto dal maestro Carlo Morelli.
Una Menzione speciale merita l’appuntamento che il 26 aprile è stato dedicato al Cioccolato e Caffè in San Domenico Maggiore. Ad attendere turisti e curiosi c’erano prelibatezze preparate da: Rosanna Marziale, executive chef del ristorante stellato Le colonne di Caserta e Aniello Di Caprio docente della scuola di cucina e pasticceria Dolce e Salato, proprietario della rinomata pasticceria Lombardi di Maddaloni.
A Napoli il caffè ha una tradizione antichissima. Già il modo in cui lo si prepara è particolare: si utilizza la cuccuma, una moka speciale che viene messa sul fuoco capovolta e che consente di preparare una bevanda dall’aroma intenso e dal gusto corposo.
Altra abitudine partenopea legata al caffè è il cosiddetto caffè sospeso. In pratica, quando si va a un bar, oltre a ordinare il caffè per se stessi, se ne ordina un altro per la persona che verrà. L’usanza, che ha origini dal dopoguerra, era pensata proprio per dare la possibilità di gustarsi un buon caffè anche a chi avesse difficoltà economiche. Questa tradizione, che rimane anche oggi, inoltre dà la misura del buon cuore dei cittadini napoletani
La manifestazione “Vedi Napoli e poi Mangia” si concluderà mercoledì maggio dove tutto è iniziato, ovvero nel Refettorio Regina Coeli. Si chiuderà in bellezza con: La Lasagna Partenopea, che sarà accompagnata dalla performance “La Cucina napoletana napoletana nell’arte”, una kermesse sulle forme d’arte che si sono espresse attraverso il cibo, dai graffiti murari dell’antichità alla Pop Art degli Anni 60. Il relatore di quest’ultima giornata sarà ovviamente il professor Marino Niola, accompagnato dalla giornalista e scrittrice Santa Di Salvo.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero su prenotazione sul sito eventbrite.it
Emanuele Erro