A Roma sono caduti i re Occhi puntati sul doppio

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Febbre da doppio: una volta caduti i protagonisti più attesi dell’81°esima edizione degli Internazionali d’Italia e i singolaristi nazionali, ai tifosi non resta che aggrapparsi ai possibili successi delle coppie Simone Bolelli-Andre Vavassori (nella foto Fitp in pagina) e Sara Errani e Jasmine Paolini. I primi si giocano l’accesso alle semifinali, le seconde venerdì 17 lotteranno per l’accesso alla finale.

Mai come quest’anno le aspettative erano alte per l’appuntamento romano, tra tutti il più acclamato Jannick Sinner; il vincitore degli Australian Open era atteso per riportare un titolo che a un italiano manca dal 1976, dalla famosa cavalcata trionfale di Adriano Panatta.

Il torneo è nato subito sotto una cattiva stella, a partire dal ritiro dello spagnolo Carlos Alcaraz costretto a saltare la manifestazione per un problema al braccio destro. Tra i ritiri eccellenti quello che ha fatto più gelare gli appassionati italiani è stato quello di Sinner costretto a lottare da tempo per un problema all’anca ha deciso di ritirarsi dagli Internazionali mettendo in dubbio anche la sua partecipazione al Roland Garros “Non voglio entrare nei dettagli.

Pensavamo che non fosse qualcosa di grave, poi con la risonanza, abbiamo visto che c’è qualcosa che non va. La situazione è sotto controllo, mi fermerò un altro po’ se non dovessi recuperare al 100%. Non voglio buttare anni di carriera in futuro, non ho fretta”, ha detto.

Le brutte notizie in casa Italia sono continuate perché anche Matteo Berrettini si è ritirato prima dell’inizio. Con queste premesse, è partito il torneo con 22 partecipanti italiani, 11 nel singolare maschile con l’unica testa di serie Lorenzo Musetti, undici anche per il singolare femminile.  Purtroppo per gli italiani c’era tanta attesa ma alla fine nessun nostro giocatore è riuscito ad arrivare agli ottavi di finale.

Il torneo di Roma ha regalato al pubblico anche dei nuovi volti, come la prima vittoria nel main draw di Matteo Gigante o la grande avventura del nuovo “gladiatore” di Roma Francesco Passaro, vittorioso prima di due turni tostissimi nelle qualificazioni, successivamente vincendo unabattaglia di oltre tre ore contro il francese Rinderknech.

Per finire le belle storie degli italiani a Roma l’ultimo ad arrendersi in ordine temporale è stato Stefano Napolitano. Il tennista di Biella, che aveva tra l’altro pensato al ritiro negli anni precedenti, è riuscito grazie a un po’ di fortuna ad arrivare al terzo turno fermato poi da Nicolas Jarry.

Molta eccitazione c’era anche per l’ultimo ballo di Rafa Nadal che però dopo la sconfitta piuttosto cocente rimediata contro Hubert Hurkacz non si è voluto fermare per la cerimonia d’addio. L’altro super atteso era Novak Djokovic il 6 volte vincitore del torneo era pronto per rimettersi in gioco dopo la pausa ed aver perso l’ultimo match a Montecarlo in semifinale contro Ruud, ma la sua avventura si è fermata contro il cileno Tabilo, numero 32 al mondo e grande sorpresa del torneo.

Tra l’altro questa sconfitta mette in serio pericolo la sua posizione di numero uno al mondo. Diversi gli scenari che vogliono Sinner numero uno al mondo dopo il Roland Garros.

Fuori anche il campione Danil Medvedev che non è riuscito a spezzare la maledizione, che lo vede nonostante aver vinto 20 titoli Atp non aver mai confermato il titolo l’anno successivo. Insomma non rimane che scoprire se il torneo di Roma avrà la riconferma di un suo “vecchio” campione come Alexander Zverev  (L’unico ancora in corsa ad aver già vinto il torneo) oppure verrà incoronato un nuovo re di Roma: Tsistipas, Hurkacz o la sorpresa Tabilo? Per questo non ci resta che aspettare domenica.

chris.mo.

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