Tra musica e attivismo l’altra Italia di Ghali

Play episode
Hosted by
redazione

Martedì 12 novembre Ghali, uno dei rapper più influenti della scena italiana, si esibirà al Palapartenope di Napoli, offrendo un’opportunità unica di vivere la sua musica dal vivo.

Ma chi è Ghali? Nato a Milano nel 1993 da genitori tunisini, Ghali Amdouni è cresciuto nel quartiere di Baggio, affrontando difficoltà economiche che lo hanno spinto verso la musica come mezzo di espressione e riscatto. Dopo aver esordito con il nome d’arte ‘Fobia’ e partecipato a progetti underground, Ghali (qui in una foto di Francesco Prandoni) ha raggiunto il successo con i singoli “Ninna Nanna” (2016) e “Dende” (2017), che lo hanno consacrato al grande pubblico. I suoi lavori di maggior successo sono “Album” (2017) e “DNA” (2020), entrambi certificati tre volte dischi di platino. Il suo stile innovativo, che mescola rap, trap e pop, insieme a testi che trattano tematiche sociali e di identità, ha caratterizzato la sua carriera. Le sue hit più recenti includono “Paprika” e “Niente Panico” (2024), quest’ultima definita da lui come “la canzone più importante della mia vita”.

Ghali è noto anche per il suo impegno politico e sociale. Negli ultimi tempi ha preso posizione a favore della Palestina, suscitando dibattiti e polemiche, ma continuando a difendere la libertà di espressione e la solidarietà verso chi soffre. Il suo messaggio è chiaro: l’arte deve affrontare tematiche rilevanti, anche politiche. Il concerto di Napoli, quindi, non sarà solo un momento musicale, ma anche un’occasione di riflessione collettiva su valori come la giustizia e la pace. Ghali invita il pubblico a considerare come la musica possa essere uno strumento di cambiamento. Per chi parteciperà, l’esperienza sarà molto più di un semplice concerto.

Ascoltate il podcast realizzato su di lui per Run Radio, curato da Antonio Belardo.

Renato Mormile

Join the discussion

Subscribe