Dieci anni di MedEatResearch

La Dieta Mediterranea 

fa festa al Suor Orsola

Dieci anni di ricerche, un museo virtuale open source, 2000 studenti coinvolti, 100 tesi di ricerca sulla Dieta Mediterranea: i numeri del MedEatResearch sono notevoli. E raccontano di un’attività incessante sul campo che ha fruttato premi prestigiosi permettendo anche di salvaguardare la memoria storica dei territori. 

Fondato nel 2012 da Marino Niola ed Elisabetta Moro nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, il Centro ha presentato risultati ottenuti nei suoi primi dieci anni di vita con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato sia il rettore Lucio d’Alessandro che il direttore del Dipartimento di Scienze formative Enricomaria Corbi.

Durante l’incontro pubblico i due antropologi hanno presentato al pubblico il Museo Virtuale della Dieta Mediterranea, in cui sono raccolti tutti i progetti finora realizzati; il Museo Virtuale della Dieta Mediterranea è il primo museo digitale dedicato allo stile di vita mediterraneo riconosciuto patrimonio dell’umanità Unesco, raccoglie più di 250 videointerviste suddivise in diverse sezioni e altri materiali interattivi come l’Edutest della dieta mediterranea, è interamente gratuito, open source, in italiano e in inglese ed aperto a chiunque voglia esplorarlo (www.mediterraneandietvm.com).

In due lustri il MedEatResearch ha avviato ricerche in Missesota, Giappone, Cilento (coinvolgendo i comuni di Pollica e di San Mauro Cilento e aprendo il laboratorio di ricerca e innovazione MedEatResearch Living Lab), Basilicata, Sannio, Irpinia, Molise e Sicilia.

Alla vigilia delle festività natalizie i temi studiati e curati dai ricercatori sono quindi attualissimi; a tavola e sul presepe le tipicità dell’alimentazione mediterranea sono presenti. Sempre più tracce di Dieta mediterranea nei menù natalizi dei campani, che, negli anni, sono stati arricchiti da una vasta gamma di contorni di verdure, dai legumi, dalle paste al sugo. 

Run.red.

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