La grande magia di “Pinocchio”

Voci, rumori, una parata di presenze cariche di vissuto e umanità, di dolore e accettazione. La scena che appare allo spettatore di “Pinocchio / Che cos’è una persona? Studio n. 1” è un autentico pugno nello stomaco. Lo studio scenico ideato, scritto e diretto da Davide Iodice (presentato nella Sala Assoli durante il Campania Teatro Festival 2023) ha come protagonisti alcuni allievi del Conservatorio Popolare, insieme ai loro genitori (la foto del servizio è di Renato Esposito). 

Il lavoro è il precipitato del laboratorio di arte e inclusione sociale che coinvolge ragazzi con disabilità fisica e intellettiva e persone con varie fragilità, prodotto da Interno 5 e dalla Scuola Elementare del Teatro Aps e rappresenta anche il varo del progetto Compagnia.

Al centro dello studio il personaggio di Pinocchio, persona e marionetta, e il rapporto tra adolescenti e adulti. Iodice ha diretto giovani con disabilità e i loro parenti più stretti, mettendo in scena un teatro della realtà dove il confine tra la finzione e la verità è molto sottile. Dove comincia e dove finisce la condizione di un giovane disabile, che cosa vuol dire normalità? I giovani attori-non attori sul palcoscenico portano se stessi, i desideri impossibili, le speranze e un carico di domande senza risposta che suonano come un j’accuse alla società contemporanea.

Si mostra un’adolescenza incompresa, tormentata, sospesa tra una furia gioiosa e una cupezza profonda. L’altra metà del palco sono gli adulti, impegnati a mantenere un’equilibrio impossibile, a sostenere l’insostenibile. L’antico gioco guardie e ladri che caratterizza il rapporto con il mondo dei giovani qui si ammanta di simbolismi, si sublima nella favola, tra tenerezze e incomprensioni.

Il “Pinocchio” di Iodice è un lavoro in progressione, a cui manca la parola fine. La piccola Fata turchina che cerca di trasformare senza fortuna il pezzo di legno in essere umano è l’emblema di questa piccola magia che si compie davanti a una platea commossa e stupita. Applausi a scena aperta e molta curiosità sull’evoluzione di un progetto prezioso, importante, che ci mette di fronte ai nostri doveri, alle responsabilità e alle leggi del crescere e vivere insieme.

A.d’A.

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