Chiara Civello racconta l’intimità di una canzone

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È brava con le canzoni che fanno piangere. Chiara Civello, cantautrice e polistrumentista romana, confida così il suo particolare rapporto di vicinanza con Patrizia Cavalli, coautrice con lei di “Sempre Così”. “È una canzone lasciata incompiuta. Lei aveva in mente tutte le note di una melodia. Voleva diventassero una canzone che fa piangere e, una volta finita, voleva che la cantassi io”, aggiunge.

Mercoledì 24 aprile farà tappa nella Galleria Toledo di Napoli il suo nuovo e speciale tour, che prende vita e titolo dall’omonimo brano pubblicato nell’ottobre scorso, un misto tra musica, poesia e cinema.

Il brano è stato composto e scritto a quattro mani con una delle voci più amate dalla poesia italiana del secondo ‘900 e nasce dalla profonda amicizia tra le due donne.

“Sempre Così” è partito il 5 aprile a Todi, città natale della poetessa, e terminerà a Milano il 23 maggio. Chiara Civello sarà da sola sul palco, accompagnata soltanto da strumenti come pianoforte e chitarra, e ovviamente dalla sua voce. L’intera performance è realizzata con la regista francese Céline Sciamma, che l’artista ha conosciuto al Festival di Venezia, e mentre insieme ricordavano Patrizia Cavalli, alla Civello è venuta l’idea di filmare la casa della cantante prima che la svuotassero.

Nasce così “This Is How a Child Becomes a Poet”, un cortometraggio che è stato presentato all’80esima Mostra del Cinema di Venezia, e che con la sua visione apre il sipario prima di ogni suo concerto.

Mostra un viaggio nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli e il momento che ha dato il là all’artista per finire la canzone lasciata incompleta dalla poetessa.

Il tour mette il pubblico davanti ai silenzi, alla vulnerabilità e alla malinconia dei giorni.

fra.pa.

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